CLASH WARS: L’attacco della Clone

Sono giorni che girovago per i boschi. I miei cenci portano ancora l’odore del fumo del mio villaggio, distrutto da una Witch-slap micidiale. Non devo cedere alla disperazione, però…anche se ho perso tutto, i miei amici, la mia capanna, devo trovare la forza di andare avanti.
Ah, che maleducato che sono! Non mi sono nemmeno presentato! Sono Leif, Primo Costruttore del mio villaggio.
E sono affamato: con me, nella fretta di fuggire, non sono riuscito a portare nulla. Ma finalmente intravedo tra gli alberi le alte sagome delle torri inferno e il bagliore di una artiglieria Aquila. Saranno ospitali con un povero costruttore vagabondo?

Al mio ingresso nel villaggio, nessuno mi nota…tutti sono affaccendati a raccogliere gemme dai cespugli e dai tronchi. Era da un po’ che non si faceva pulizia, mi sa. Sento gli occhi addosso delle arciere sentinelle: meglio entrare in castello e presentarmi.

Goblin 2 - CLASH WARS: L'attacco della Clone

Mentre mi avvio verso il cuore del villaggio, una nenia ammaliante mi fa deviare verso una delle caserme lungo i muri perimetrali. Man mano che mi avvicino, comprendo che non è una nenia, ma i vaneggiamenti di un pazzo, un vecchio goblin, seduto a far l’elemosina. Tornare indietro mi farebbe perdere tempo, quindi decido di passargli davanti senza farmi notare, cercando di non far caso al tanfo insopportabile che emana. D’improvviso una mano adunca mi cinge il polso: cerco di liberarmi, ma mi ritrovo a fissare il goblin negli occhi…

Wp1968782 - CLASH WARS: L'attacco della Clone

“Ho visto cose io, che voi umani, non potete immaginare. Un dirigibile gravido di morte, balenare dinanzi ai bastioni infuocati di una Torre Infernale. Dal suo grembo, un maestoso terrore alato, blu come il cielo, carica il suo attacco distruttivo, mentre la nostra Regina si prepara alla difesa. Ma a nulla serve contro la potenza dell’incantamento: la clone. Due fantasmi evanescenti si materializzano alle spalle del drago elettrico principale, devastando l’intera zona, stordendo la Regina in un sol colpo. Scappo da quella tempesta di fulmini, ma stormi di mongolfiere rosse, protette dal Guardiano e da tre Mastini lavici, sistematicamente arano al suolo ogni difesa, condannando il villaggio alla distruzione. Cloni su cloni, e distruzione ovunque…scappando, cerco rifugio nello specchio d’acqua antistante il villaggio. Ma mi blocco: ciò che vedo riflesso, non è il mio volto. Ma il volto verdastro e avido di un goblin, che assomiglia a quel vecchio..”

Un suono stridulo mi risveglia da quel torpore. Possibile abbia avuto una visione? La mano adunca del goblin ancora mi tocca, e con uno strattone mi libero da quella stretta e scappo via. Mentre fuggo verso il castello, la sua risata sguaiata mi accompagna con la sua eco, scemando di intensità, mentre mi avvicino alla mia meta.

Simon C.