Il golem e lo spaccamuro
Lo spaccamuro correva a precipizio contro il muro e… Boom veniva preso da un colpo di mortaio.
Il golem arrivava dietro lemme lemme, vedeva il colpo di mortaio e pensava all’ennesimo attacco fallito.
Spacca spacca amico mio, gli diceva, inutile che corri così per distruggere il muro, neanche ci arrivi se non osservi gli ostacoli che puoi incontrare e non eviti i pericoli.
Ma niente lo spacca correva per primo e boom una bomba doppia lo faceva saltare in aria.
Spacca spacca amico mio se aspetti che passo prima io ti faccio esplodere la bomba e arrivi al muro.
Ma niente lo spacca correva irruente come sempre e esplodeva a caso.
Un giorno il golem non ci vide più, prese lo spacca e gli fece una risciacquata. Tutti guardavano ammutoliti. Il golem arrabbiato nessuno lo aveva mai visto.
E vomitò sullo spacca un fiume di parole, cominciò dai ruoli e da come era normale che lo spacca fosse irruento, ma correre così senza guardarsi intorno non aveva senso, e lui era stufo, arcistufo di trovarsi a battere contro il muro perché l’altro non si impegnava.
Lo spaccamuro stranamente ascoltava in silenzio, testa chinata.
Alla fine disse piano piano una frase che non aveva mai detto “scusa, hai ragione”.
Da quel giorno le cose cambiarono, il golem e lo spaccamuro si allenarono un po’. Lo spacca restava coperto e il golem assorbiva il mortaio, stanava le bombe e al momento giusto lo spacca partiva veloce e boom.
Il primo muro aperto partì un applauso. Il golem avanzò tranquillo al centro del villo avversario seguito da tutte le truppe.
E i fail finirono con grande soddisfazione di tutti.
Buonanotte players
Marta clash