La sottile attesa del piacere

Articolo a cura di: Simon C.

Attendere prego….

Rimanga in linea per non perdere la priorità acquisita….

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Quanto odiamo queste parole! Oramai la filosofia del “tutto e subito” è entrata a far parte integrante della nostra vita quotidiana…nessuno aspetta più. Le attese sono viste come seccatura e perdite di tempo, e diciamocelo, non si hanno tutti i torti.

Ma cari clashers, riflettiamo un attimo….vi ricordate quando eravamo th2, th3?

Bei tempi quelli! Un miglioramento era fulmineo, quasi istantaneo. Crescendo di th però, ci siamo dovuti misurare con un nuovo tipo di attesa: quella del raggiungimento di un obiettivo. Quella che una volta completata, ci fa incassare belle gemme.
E qui Supercell ha influito anche sul nostro modo di giudicare una attesa. Perché Clash of Clans ha del tutto rimosso l’idea che il tempo virtuale sia modificabile. Certo, con i nuovi artefatti, possiamo velocizzare determinate fasi di gioco. Ma il tempo reale, e quello virtuale, in Clash, vanno di pari passo.

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E se un Arco X per migliorare ha bisogno di 14 giorni, eh beh, non c’è nulla da fare. Bisogna armarsi di pazienza ed attendere.
Certo c’è chi gemma (per noi puristi, abominio!) e chi utilizza martelli…ma il concetto stesso del gioco non cambia: vuoi qualcosa? Devi aspettare!
Come si concilia questo con la nostra quotidianità? Con l’idea di “tutto e subito” mondialmente diffusa?

Grazie a Clash, sperimentiamo un nuovo tipo di soddisfazione: quella dovuta al tempo utilizzato per pianificare e gestire i vari obiettivi. È come se dicessimo: non conta più l’obiettivo in sé, ma il cammino che percorri per raggiungerlo. La continua sfida di migliorare per superare un obiettivo che oggi mi è ostico, ma domani non più…ecco, questa è l’attesa che ci piace…
E quindi: è Clash il piacere? O l’attesa in Clash è essa stessa il piacere?